Liberalizzazione estensione domini internet

Da oggi (12 gennaio 2012) l’Icann (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers) accetterà le domande per i nuovi gTLD (Generic Top Level Domain) sino al 12 aprile 2012, termine ultimo di registrazione.
Web Agency Di Antonio Daddato nuovo post nuove estensioni domini
La società americana nel mese di dicembre ha preso una decisione che cambierà notevolmente il mondo di internet. Diremo addio alle ormai obsolete estensioni (.com, .it, .uk, .fm…ecc) per far posto, alla parte più a destra di un indirizzo web, ad una combinazione di lettere a nostro piacimento.

Questa decisione epocale è stata fortemente voluta dal Presidente nonchè Ad dell’Icann, Rod Beckstrom, individuando in ciò un filone sicuramente molto remunerativo.

Qualsiasi soggetto può liberamente registrare un dominio composto da qualsivoglia combinazione di lettere e numeri (ad es. per la mia Web Agency potrei registrare il dominio www.webagency.daddato).

E’ una grossa opportunità per i grandi brand che passeranno i loro domini da un semplice “.it” o “.com” al loro vero nome ( es. www.500.fiat). In questo calderone troviamo anche le amministrazioni locali delle grandi metropoli degli States, a partire da New York, San Francisco e Las Vegas.

In Italia una delle prime città a farsi avanti in questa iniziativa è Firenze.

A tutto c’è il rovescio della medaglia. Il sito dell’Icann, infatti, nel form di registrazione per accappararsi il Top Domino mette questa dicitura:

“IMPORTANT: completing this TAS User Registration process requires the user to submit a deposit of US $5000. Payment of the remaining US $180000 must be submitted with the full application.”

Beh, si avete letto bene, il requisito fondamentale è che il soggetto sia in grado di pagare 185mila dollari per la registrazione.

“Beckstrom, che ha più volte detto di voler cercare un modello di sostentamento economico dell’Icann per svincolarlo dal controllo anche finanziario del governo americano e “aprirlo” alla partecipazione di altri governi e paesi, è anche stato duramente criticato da alcuni stati (in particolare Cina, Russia e vari paesi emergenti) che vorrebbero avere un ruolo più forte e presente all’interno dell’ente per l’autogoverno del web.” (fonte Ilsole24ore.com)

Moltissime sono le aziende e i governi che si sono uniti in un’unica protesta, poichè ritengono del tutto inopportuno stravolgere il modo e il mondo del World Wide Web. Ovviamente si sa che dove ci sono gruppi che protestano ci sono gruppi che accettano determinate decisioni e nei prossimi giorni vedremo e ne sentiremo parlare di quelle aziende Vip che si sono registrate in questi Top Domini.